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Olio CBD e pressione

Tre prodotti Blume su un supporto di legno grezzo: Olio CBG Pain, Olio CBN Relax, Olio CBC Flyup, con packaging a base bianca e scritte con colori tenui, rispettivamente arancio, azzurro e viola. Sulla sinistra alcune foglie verdi.

Il cannabidiolo (CBD), uno dei principali componenti della cannabis, è al centro di molte ricerche per i suoi possibili benefici per la salute. A differenza del THC, non produce effetti psicoattivi, rendendolo interessante per vari usi terapeutici.

Tra i suoi potenziali effetti, c’è l’influenza sulla pressione arteriosa, un aspetto cruciale per la salute cardiovascolare. Livelli elevati di pressione sanguigna possono infatti aumentare il rischio di malattie cardiache. Il CBD, interagendo con il sistema endocannabinoide, potrebbe offrire un’opzione promettente per gestire questo problema, contribuendo al benessere generale.


Cos’è la pressione alta?

L’ipertensione, comunemente nota come pressione alta, è una condizione sempre più diffusa che colpisce una larga parte della popolazione adulta, specialmente nei paesi industrializzati. Questa condizione si verifica quando la pressione del sangue nelle arterie risulta costantemente al di sopra dei valori normali. In particolare, si parla di ipertensione quando la pressione arteriosa diastolica supera i 90 mmHg e quella sistolica supera i 140 mmHg. Questa patologia, spesso definita “killer silenzioso” a causa della mancanza di sintomi evidenti, può portare a complicazioni molto gravi come malattie cardiache, ictus, insufficienza renale e danni visivi. Uno dei fattori principali che può contribuire allo sviluppo dell’ipertensione è lo stress cronico. Quando il corpo è sotto stress, vengono rilasciati ormoni come l’adrenalina che provocano un aumento temporaneo della pressione sanguigna. Se questa condizione si protrae nel tempo, può contribuire a un innalzamento costante della pressione, rendendola una problematica cronica.

L’ipertensione può manifestarsi in diverse forme: nell’ipertensione sistolica solo la pressione massima è elevata, mentre nell’ipertensione diastolica è la pressione minima a superare i livelli normali. Quando entrambe le misurazioni sono alterate, si parla di ipertensione sisto-diastolica. Questa condizione è particolarmente comune negli anziani, dove spesso si riscontra un’elevata pressione sistolica isolata, mentre nei soggetti più giovani prevalgono le forme di ipertensione diastolica.

Nonostante le cause dell’ipertensione possano includere fattori genetici e non modificabili, esistono molteplici elementi legati allo stile di vita che possono essere controllati per ridurre il rischio di sviluppare questa patologia. Tra questi, una dieta equilibrata povera di sodio, la pratica regolare di esercizio fisico, la gestione dello stress e la limitazione del consumo di alcol e fumo sono fondamentali.


Gli effetti dell’olio CBD sulla pressione alta

Il cannabidiolo (CBD), estratto dalla pianta di cannabis, sta emergendo come un potenziale alleato nella lotta contro l’ipertensione, una condizione medica che affligge milioni di persone in tutto il mondo. Tra i prodotti di spicco in questo campo figura l’olio “Pain” di Blume, che unisce CBD e cannabigerolo (CBG), due composti noti per le loro proprietà benefiche sulla pressione arteriosa.

L’intensificarsi delle ricerche sui cannabinoidi ha portato alla luce studi incoraggianti riguardo al CBD e al suo impatto sull’ipertensione. Un significativo studio del 2017, condotto dall’Università di Nottingham e dall’NIHR Oxford Biomedical Research Centre, ha evidenziato che il CBD può effettivamente abbassare la pressione sanguigna. Nella ricerca, nove uomini in salute hanno assunto 600 mg di CBD, registrando una diminuzione notevole della pressione sistolica e del volume sistolico, tanto in condizioni di riposo quanto sotto stress.

Questi risultati preliminari hanno incentivato ulteriori indagini per capire meglio come il CBD influenzi l’emodinamica, ossia il flusso del sangue nei vasi. Una revisione sistematica successiva realizzata dal Royal Derby Hospital Center, analizzando 25 studi, ha confermato che il CBD può effettivamente ridurre la pressione sanguigna e la frequenza cardiaca in situazioni di stress.

Pertanto, l’olio “Pain” di Blume, grazie al suo ricco contenuto di CBD, si propone come una soluzione terapeutica innovativa per chi combatte contro l’ipertensione, offrendo un approccio naturale e potenzialmente efficace per la gestione della pressione arteriosa.

Flaconcino in vetro scuro con contagocce nero contenente Olio CBG Pain di Blume. Il packaging coordinato della scatola e dell'etichetta è arancio chiaro e bianco, con il logo della ditta produttrice in nero.
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